Missione dei migranti, paradigma della nuova missione - Mission to Migrants, Paradigm of the New Mission

L’obiettivo dell'articolo  è quello di leggere la missione per  i migranti come un paradigma per la nuova missione della Chiesa nel mondo. L'analisi è basata sulle categorie ermeneutiche del riconoscimento e dell'estraneità. Nella migliore visione teologica, la missione è soprattutto la missione di Dio (missio Dei), che descrive l'atteggiamento estatico di Dio di essere per, in relazione con. Riconoscere l’estraneità della missione significa condividere la missione di Dio, che è il mistero della sua amorosa presenza attraverso lo Spirito Santo, che noi accogliamo come dono, in atteggiamento di umile riconoscenza. La missione allora è la stessa identità cristiana concepita come riconoscimento riconoscente, relazione, migrazione, incontro, ospitalità graziosa offerta all' Altro e agli altri. Lo stretto legame tra migrazione e missione non è solo un dato storico, ma soprattutto un pensiero teologico.

The essay argues that mission with migrants can be defined as the new paradigm for the mission of the Church in the world. The analysis is based on the hermeneutical categories of recognition and otherness. According to the new theological understanding, mission is first and foremost the mission of God (missio Dei) and describes His ecstatic attitude of being for, in relation with. To recognize the otherness of mission, means to share in the mission of God, which is the mystery of His loving presence through the Holy Spirit, that we welcome as a gift and approach in humble gratitude. Therefore, mission is the same Christian identity conceived as grateful recognition of, relation with, migration to, encounter of, gracious hospitality offered to the Other and the others. The close link between migration and mission is not only a historical feature, but above all a theological insight.

Fonte: AD GENTES 15 (2011) 2, pp.227·242

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